Ven. Mag 23rd, 2025

I GIORNI DELLA MISSIONE CULTURALE VERBUMLANDIART IN MACEDONIA E ALBANIA

Successi, emozioni e nuove collaborazioni negli incontri della delegazione a Bitola, Ohrid, Skopje e Tirana

di Goffredo Palmerini

L’AQUILA – Ci vuole sempre qualche giorno per mettere ordine alle emozioni e raccogliere il senso e i risultati di una fruttuosa missione culturale VERBUMLANDIART, svoltasi dal 10 al 15 maggio, rafforzando la feconda attenzione che l’associazione internazionale salentina da anni riserva alla realtà letteraria e artistica dell’area balcanica, con relazioni che l’hanno vista dal 2014 protagonista attiva in SerbiaCroaziaMontenegro ed ora in Macedonia del Nord e Albania. Ne sono nati, negli anni, scambi culturali, partenariati e collaborazioni di significativo valore, che la missione ha inteso espandere nei due nuovi Paesi balcanici.

Bitola, centro città

È il primo pomeriggio del 10 maggio quando la delegazione di VerbumlandiArt si compone presso l’aeroporto di Tirana con i cinque membri giunti da diverse provenienze: la presidente Regina Resta e l’interprete Mirjana Dobrilla, arrivate con un volo da Bari, l’on. Mirella Cristina da Milano, infine chi scrive, vicepresidente dell’associazione, e Maria Pia Turiello, presidente del Comitato scientifico, arrivati con un volo da Roma Ciampino. Il primo evento che impegnerà la delegazione, secondo il programma della missione, è programmato domani, domenica 11 maggio, a Bitola, terza città più grande della Macedonia, nota per la sua storia millenaria, per la multiforme vita culturale, per le sue splendide architetture, per essere importante centro amministrativo, economico e culturale. Noleggiamo un’auto in aeroporto e si parte per Bitola, 216 chilometri e tre ore e mezza il tempo di viaggio previsto.

Mirjana Dobrilla, Regina Resta, Mirella Cristina, Maria Pia Turiello

L’autostrada da Tirana, dopo una trentina di chilometri, diventa una strada a due corsie accanto a cantieri in piena attività che vanno realizzando nuovi tratti autostradali verso il confine con la Macedonia, tra una teoria di magnifici paesaggi montuosi e boschivi che ci conducono a lambire lo splendido azzurro del lago di Ohrid. Il lago, per un terzo in territorio albanese, è una vasta e profonda distesa d’acqua di circa 350 km2, incastonata tra le montagne, una meraviglia paesaggistica circondata dal verde scuro dei boschi cedui e dallo smeraldo dei prati nei punti meno acclivi. Il percorso stradale è piacevole ed invitante, mentre costeggiando il lago ne scopre man mano gli scorci, fin quando, nei pressi della città di Ohrid non declina verso Bitola, distante ancora una settantina di chilometri. Vi giungiamo a sera, in centro città. Una buona cena presso il Gala Garden Bitolj, poi la sistemazione al Robevski Luxury Rooms sul lungo corso cittadino solo pedonale, nel pieno del passeggio serale di un mare di allegra gioventù. Davvero un piacere vedere tanti giovani vivere la propria città nel suo cuore più bello, impreziosito da gradevoli architetture.

Lago di Ohrid

Bitola la scopriamo bellissima città la mattina di domenica 11 maggio, in una giornata di sole. Fu fondata da Filippo il Macedone nel IV secolo a.C. L’antica Heraclea, a tre chilometri dall’attuale città, in età romana godeva di una posizione strategica per i commerci tra l’Egeo e l’Adriatico. Saccheggiata ma non distrutta da Teodorico nel V secolo, fu in quello successivo occupata dagli Slavi, che le diedero l’attuale nome. Bitola ebbe un ruolo rilevante nel X secolo, all’epoca dell’impero bulgaro, quando lo zar Samuele (976 – 1014) creò il primo Stato macedone e ne fece una realtà multietnica con una forte componente slava, fino alla resa a Bisanzio, nel 1018. Tre secoli dopo gli Ottomani la conquistarono e ne fecero un avamposto militare, con un cospicuo insediamento di Turchi, che si stabilirono sulle rive del fiume Dragor, dando alla struttura urbana della città la sua caratteristica impronta. Dopo il 1492 la diaspora ebraica, in fuga dalla penisola iberica, diede un forte impulso alla città e ne favorì lo sviluppo dei traffici e dei commerci, con la trasformazione economica che si consolidò nei secoli successivi. Grazie ai mercati di bestiame ed agricoli, Bitola diventò una città fiorente, la più importante della Macedonia, attraendo altre comunità come gli albanesi e i valacchi. La ricchezza della città consentì la costruzione di belle architetture, di stupende chiese e moschee, diventando un incrocio di genti e culture e favorendo l’apertura di Consolati da una dozzina di Paesi europei, tanto da meritarsi l’appellativo di “città dei consoli”.

Bitola, corso Marsal Tito

Alcune di tali meraviglie ammiriamo, alla fine del corso Marsal Tito e arrivando nella piazza sistemata a giardino che su un lato offre la presenza di due moschee, una delle quali diventata museo, sull’altro l’antica Torre dell’orologio (Saat kula), simbolo di Bitola, costruita in pianta quadrata nel 1664 in 33 metri d’altezza. Poco distante c’è la magnificente chiesa ortodossa di San Demetrio, edificata nel 1830, arricchita di splendide icone, decorazioni e apparati lignei dipinti in oro zecchino. Alle ore 12, al Gala Garden, c’è il primo impegno ufficiale per la delegazione italiana, l’incontro con artisti e letterati di LATERAL, associazione culturale per le arti audiovisive, la letteratura, la musica e il cinema. Ne è fondatore e presidente Igor Trajkovski Foja, che ha seguito la sua formazione universitaria presso la Film Academy di Ohrid. Con Gordana Petrov organizzano prestigiose manifestazioni dedicate alla letteratura e alla cultura, con l’obiettivo di promuovere artisti d’ogni disciplina, in particolare i giovani talenti. Gordana, ora interamente dedita all’attività letteraria e culturale, è stata avvocata, docente universitaria a Kiev e redattrice televisiva presso l’emittente Orbis. Da oltre 15 anni si dedica alla scrittura. Ha pubblicato 28 romanzi e 12 libri di poesia, è presente in 16 antologie internazionali e scrive articoli scientifici nel campo della diplomazia e del diritto internazionale.

Evento al Gala Garden

L’evento, culminante di un concorso letterario, è soprattutto una manifestazione di accoglienza agli Ospiti d’onore della delegazione dell’associazione Verbumlandiart, composta dalla presidente Regina Resta (poetessa e critica letteraria), Maria Pia Turiello (presidente del Comitato scientifico e criminologa forense), on. Mirella Cristina (avvocata e già Parlamentare), Mirjana Dobrilla (poetessa e traduttrice) e dal vicepresidente Goffredo Palmerini, giornalista e scrittore. È Gordana Petrov a presentare la delegazione al centinaio di scrittori, artisti e poeti che riempiono l’ampio locale del Gala Garden e la corte adiacente che cinge un magnifico giardino denso di essenze e di fiori. La presidente Regina Resta chiarisce nel suo intervento ragioni e valore della collaborazione culturale che avrà una reciprocità in Italia, negli eventi che VerbumlandiArt programma nel corso dell’anno.

Gordana Petrov e Regina Resta

Mirjana Dobrilla, finissima poetessa e scrittrice, serba di Novi Sad che sposata ad un italiano da mezzo secolo vive a Nardò, in Salento, ci traduce gli interventi grazie alla sua vasta conoscenza degli idiomi dell’area balcanica, oltre che dell’inglese e tedesco. Ad ogni componente della delegazione Gordana consegna una targa e un attestato. Ognuno esprime gratitudine e il significato profondo del dialogo interculturale nel segno della costruzione di un mondo di pace e di fraternità tra i popoli, in questo tempo lacerato da guerre terribili alle porte dell’Europa. Segue la cerimonia di premiazione di numerosi scrittori e poeti macedoni, le cui opere in concorso sono raccolte in un’antologia. Vengono a salutarci man mano, con grazia e gentilezza, al nostro tavolo, dove è ospite la poetessa Zorica Mitic, serba,di origine ma vissuta molti anni a Trieste ed ora a Vienna. Finita la premiazione c’è l’agape che favorisce le relazioni, allietata da famose canzoni italiane interpretate da un bravo cantante, come pure da brani della tradizione balcanica. La manifestazione occupa gran parte del pomeriggio prima di sciogliersi. Il resto della giornata è utile per girare in centro, guardare le vetrine, entrare nei locali caratteristici, osservare la bellezza della città vissuta dalla sua gente, gentile e sorridente.

La delegazione italiana, Gordana Petrov e Zorica Mitic

Lunedì 12 maggio è giornata serena, il cielo è terso, l’aria ben fresca, quantunque sia primavera inoltrata. La città, però, sta a 615 metri di altitudine e le cime più alte dei monti che le fanno da corona sono ancora bianche di neve. Gordana e Igor vengono al nostro albergo alle 9 e insieme andiamo a piedi al municipio della città, abbastanza vicino. Alle 9 e mezza ci riceve il sindaco, Toni Konjanovski, persona di grande garbo e semplicità di tratto, che subito familiarizza con i membri della delegazione, mentre gli illustrano la collaborazione culturale che si è realizzata con l’associazione Lateral. Regina Resta gli descrive con brevi tratti le attività culturali, artistiche e sociali che VerbumlandiArt conduce ogni anno, con eventi ospitati in sedi prestigiose, come il Senato della Repubblica italiana, la Società Dante Alighieri ed altre istituzioni pubbliche ed accademiche. Chi scrive, che per molti anni è stato amministratore civico a L’Aquila, sottolinea la laboriosità e la qualità dei lavoratori macedoni, venuti in gran numero per la ricostruzione della città capoluogo d’Abruzzo martoriata dal terremoto del 6 aprile 2009. Il sindaco aggiunge annotazioni sulla tradizione culturale di Bitola, che ha portato la città a stabilire rapporti di gemellaggio con una ventina di città in Europa e nel mondo, ma non ancora in Italia.

Toni Konjanovski e Regina Resta

L’on. Mirella Cristina, già deputata nel Parlamento italiano ed ora consigliera comunale a Verbania, città capoluogo di provincia in Piemonte, si farà interprete presso l’Amministrazione civica di promuovere una collaborazione culturale tra le due città. Maria Pia Turiello annota come VerbumlandiArt riservi attenzione alla questione femminile, alle pari opportunità e al ruolo della donna nella società italiana attraverso l’evento Divinamente Donna, che da due anni si tiene presso il Senato italiano, durante il quale viene premiata l’eccellenza femminile nei vari capi di attività. Il presidente dell’associazione Lateral, Igor Trajkovski Foja, ringrazia il sindaco per l’accoglienza alla delegazione e per l’attenzione che riserva alle attività culturali, letterarie artistiche e cinematografiche. D’altronde Bitola è nota nel campo della settima arte per essere patria dei fratelli registi Janaki Milton Manaki, che oltre ai loro film e documentari la resero famosa per avervi fatto nascere il primo Festival internazionale del Cinema al mondo. Infine l’omaggio della delegazione al sindaco Konjanovski, un’artistica medaglia dipinta d’oro zecchino e realizzata dallo scultore Tommaso Filieri con le ceneri degli ulivi del Salento colpiti dalla xylella e una pergamena attestato d’onore a ricordo della visita alla città. Il primo cittadino fa omaggio a ciascun membro della delegazione di un’immagine che riprende un lacerto di mosaico dai resti archeologici di Heraclea Lyncestis.

La visita al Sindaco di Bitola

Lasciamo il municipio, dopo le foto di rito, per la visita alla Grafo Prom, nell’area industriale di Bitola. È un’azienda di composizione grafica e pubblicitaria e stamperia industriale. Proprietà di Igor e di suo fratello, che ne è amministratore delegato, l’azienda copre una superficie oltre mille metri quadrati, tra uffici, laboratori grafici e stamperia. Macchine offset, soprattutto macchine di stampa digitale di ultima generazione e di legatoria sono presenti nell’area di produzione, dove molti lavori di stampa, libri e materiale pubblicitario, sono in corso. Igor ci illustra le varie fasi della produzione, una macchina sta rilegando il suo romanzo “Hocta”, ultimo delle sue otto opere di narrativa e poesia pubblicate. Diversi lavori imballati su pallet sono pronti per le consegne, alcuni da spedire in vari paesi all’estero, uno da inviare in Germania, a Monaco di Baviera. Igor Trajkovski è nato il 4 maggio 1986 a Bitola. Conosciuto come Foja, è scrittore, fotografo, musicista, graphic designer, sceneggiatore e regista. Entra nell’arte con combinazioni di fotografia e grafica. Le sue opere grafiche fanno parte di diverse mostre permanenti nel Paese e in Europa.

Igor Trajkovski

È il fondatore del gruppo “Live Literary Performance”, che comprende poeti e musicisti di Bitola e che presenta le poesie dell’autore in modo informale. È l’organizzatore del festival “300 JOBS, TRISTA” Festival di letteratura e arti audiovisive. Il festival si tiene a Bitola dal 2013, e vi hanno partecipato ospiti provenienti da Serbia, Bulgaria, Albania, Grecia, Kosovo, Irlanda, India, Stati Uniti, Repubblica Ceca, Polonia, Italia e Francia. Vincitore di numerosi premi nel campo della letteratura, nel 2023 Igor ha ricevuto a Roma il Premio internazionale d’Eccellenza “Città del Galateo”, organizzato da VerbumlandiArt. Diversi sono i suoi lavori in campo cinematografico, cortometraggi e documentari di cui ha curato sceneggiatura e regia. La visita alla Grafo Prom si conclude con un buon caffè espresso e dolciumi, nella sala riunioni della direzione, dove consegniamo una pergamena attestato d’onore a Igor e a suo fratello.

Biblioteca di Bitola, firma del Memorandum, a dx Emilija Stefanovska

Ci aspettano alla Biblioteca Universitaria “St. Klimet Ohridski” di Bitola, la più antica della Macedonia, ricca di un enorme patrimonio librario e di preziosi incunaboli e manoscritti. Ne è direttrice Emilija Stefanovska, che ci accoglie premurosamente nel suo ufficio, poi nella sala conferenze per la sottoscrizione di un Memorandum di collaborazione con VerbumlandiArt, illustrato al pubblico presente e poi sottoscritto nelle stesure in lingua inglese e italiana da lei stessa e da Regina Resta. Dopo la firma del Memorandum la consegna alla direttrice Stefanovska di un esemplare dell’artistica targa medaglia di Tommaso Filieri e di un attestato d’onore a lei dedicato. Da parte sua la direttrice ha consegnato un omaggio floreale alle quattro donne della delegazione e una confezione di cioccolato al quinto componente, chi scrive.

Ohrid (Ocrida), chiesa di Santa Sofia

È passata da un po’ l’una quando lasciamo la Biblioteca per avviarci verso Ohrid, dove arriviamo quasi alle 3 del pomeriggio lasciando le due auto al parcheggio antistante la Porta d’accesso alla città, incastonata in una cinta muraria che sale verso la Fortezza. Ci accompagnano Igor, Gordana Petrov e sua figlia, Zorica Mitic e la direttrice Emilija Stefanovska. Si scende verso il lago attraversando il magnifico centro storico di Ohrid (Ocrida). La città, culla spirituale e culturale del Macedonia, è riuscita a conservarsi intatta, come una gemma preziosa.Per la sua bellezza, in uno con le meraviglie paesaggistiche ed ambientali del lago omonimo, dal 1980 è dichiarata dall’Unesco Patrimonio dell’umanità. Mitica la sua fondazione greca, con il nome di Lychnidos, ad opera del re macedone Filippo II, poi diventata colonia romana sull’importante Via Egnatia che dall’Adriatico portava a Salonicco e Costantinopoli. A seguito dell’evangelizzazione cristiana dell’area, Ocrida nel V secolo diventa sede episcopale, poi nel IX secolo, grazie all’opera dei monaci Clemente e Naum, discepoli di Cirillo e Metodio, inizia a svolgere un ruolo fondamentale per tutti gli Slavi del sud, sul piano spirituale, economico e culturale, specie con la sua scuola letteraria considerata la prima università slava.

Chiesa di Santa Sofia

Fu da quegli anni fecondi che fiorì nella città la costruzione di un gran numero di splendide chiese, tanto da farla conoscere come la “Gerusalemme dei Balcani” perché un tempo aveva una chiesa per ogni giorno dell’anno. Ne restano superbe testimonianze, a cominciare dalla chiesa di Santa Sofia, esempio notevole di architettura religiosa di età romanica, che incontriamo nell’attraversare il centro città, punteggiato di caratteristici negozi e ristorantini, mentre numerose gioiellerie propongono le bellissime perle tipiche del luogo, prodotte da mitili del lago. Sul lungolago troviamo numerosi ristoranti che guardano l’ampio orizzonte del lago, solcato da barche di pescatori e traghetti per turisti. Raggiungiamo il nostro ristorante, dove già ci attende un desco imbandito. La vista da lì è stupefacente e scopre non lontano lo sperone roccioso sul quale insiste, a strapiombo sul lago, la chiesa di San Giovanni Teologo – uno dei monumenti simbolo della città – dal cui sagrato si scorge tutto il lago, fino alla sponda albanese. Ci si avvia verso il ritorno, risalendo le strette vie della città non senza soste, più che altro dovute alle donne, rapite dalla bellezza dei gioielli di perle e dall’incetta di anelli e girocolli preziosi.

Lago di Ohrid e chiesa di S.Giovanni Teologo

Martedì 13 maggio lasciamo Bitola per Skopje. Buona la strada verso la capitale, anche se propone una lunga teoria di curve per seguire l’andamento del paesaggio, sempre di attraente suggestione. Superata la città di Prilep, dopo una trentina di chilometri si trova l’autostrada, che rende tutto più agevole. Abbiamo considerato in tre ore abbondanti il viaggio e contiamo di arrivare a Skopje intorno a mezzogiorno. In albergo ci attende la poetessa Elizabeta Pavlovska, che ci aveva contattato per concordare la possibilità di un incontro di conoscenza personale, finora limitata ai social network. Ci è sembrato gentile accogliere il desiderio e lei, da Kumanovo dove risiede, ci avrebbe atteso in albergo al nostro arrivo da Bitola. In effetti tardiamo un po’ a trovare l’ingresso dell’Hotel Premium, per via del mercato e della folla. Ma al secondo tentativo l’esito è positivo ed è festoso l’incontro con Elizabeta nella Reception dell’albergo. Il tempo di portare in camera i bagagli e, per una diversa porta d’uscita, già ci troviamo sulla via che conduce al cuore della città. Un pranzo veloce e subito si va in centro, tra due ali di fornitissime botteghe d’ogni genere di merce. Qualche centinaio di metri e la stele marmorea con la grande statua bronzea di Filippo il Macedone richiama l’attenzione sul frequentatissimo tratto pedonale che ha per quinte magnifici palazzi pubblici, fino al Ponte in pietra sul fiume Vardar, risalente al XVI secolo.

Sul Ponte di pietra: M. Dobrilla, R. Resta, M.Cristina, Elizabeta Petrovska, M.P. Turiello

Superato il ponte c’è Macedonia Square, l’ampia piazza con il monumento equestre dedicato ad Alessandro Magno, il grande condottiero figlio di Filippo il Macedone. È davvero uno spettacolo ammirare le magnificenze dei palazzi e delle costruzioni che fanno da splendide quinte a questo lungo camminamento, arricchito di curatissimo verde e da una pulizia urbana davvero commendevole. La nostra amica Elizabeta ci fornisce notizie e spiegazioni sull’identità delle statue bronzee che man mano incontriamo, le cui scritte in cirillico talvolta non riusciamo a decifrare. Lei previene la nostra curiosità e con premurosa gentilezza ci informa in inglese su ogni dettaglio che richiami la nostra attenzione. Ci saluta, non prima di averci fatto omaggio di una silloge di sue poesie con dedica, avviandosi a ripartire per Kumanovo, seconda città della Macedonia per numero di abitanti.

Skopje, monumento ad Alessandro Magno

Da Piazza Macedonia si vede bene sul colle di fronte l’imponente cinta muraria della Fortezza. È incipiente il calar della sera, quando la scenografia urbana si connota di luci e ombre, riflesse nelle acque del fiume e tra gli zampilli delle fontane. È davvero bella Skopje, città di circa 520mila abitanti, ordinata, trapuntata di svettanti minareti delle numerose moschee. Sebbene per solo una mezza giornata, la visita alla capitale gratifica in pieno. Ne abbiamo conferma al mattino, quando dal belvedere dell’ultimo piano dell’albergo con stupore ammiriamo la fuga di tetti sulla città baciata dal sole.

Skopje, una vista dall’alto

Mercoledì 14 di buon mattino si parte per Tirana, optando per l’attraversamento del Kosovo, che offre un percorso quasi interamente autostradale. Infatti, dopo la serpentina di tornanti che da Skopje portano al confine, direzione Pristina, superata di qualche chilometro la barriera doganale kosovara ci accoglie l’autostrada, snodandosi sul vasto altopiano verdeggiante che ci accompagna fin oltre la capitale. L’autostrada, di recente costruzione, è scorrevole come un piano di biliardo. Segnala i grandi progressi che il Paese sta facendo sul piano infrastrutturale ed anche urbano, almeno da quanto si può rilevare osservando i centri che s’incontrano lungo il percorso. Scendendo verso Tirana il paesaggio torna montuoso, fino ad aprirsi nei pressi dell’aeroporto della capitale albanese. Ancora un po’ ed arriviamo al Keit Hotel, scelto perché abbastanza vicino all’Ambasciata d’Italia, dove siamo attesi alle 15.

Giusto il tempo di prepararci e in taxi si va in Ambasciata. Sono giorni di grande fermento per Tirana, destinata il 16 maggio ad ospitare i lavori della Comunità politica europea, con la presenza di capi di Stato e di governo di 47 paesi che si riuniranno presso il teatro dell’Opera, in piazza Scanderbeg. Gran movimento per accogliere le delegazioni che partecipano al Meeting internazionale, che tiene impegnati Ambasciatori e corpi diplomatici. Con molta sensibilità l’Ambasciatore, dr. Marco Alberti, ha incaricato a ricevere la delegazione VerbumlandiArt il dr. Sergio Alias, addetto culturale dell’Ambasciata d’Italia a Tirana.

Ambasciata d’Italia – M.P. Turiello, Sergio Alias, R. Resta, G. Palmerini, M. Cristina

Ci viene incontro all’ingresso e ci accoglie con grande calore in una sala riunioni dell’Ambasciata, ascoltando con interesse le motivazioni della nostra missione e gli scopi che si prefigge. Annota su un taccuino, per riferirne all’Ambasciatore, le attività culturali che da anni l’associazione conduce nell’area balcanica, che nella serata si implementeranno con l’evento in programma presso l’Hotel Oxford, in presenza di esponenti illustri del mondo letterario e accademico albanese. Il dr. Alias tratteggia gli anni passati a Tirana e in Albania, ora in procinto di raggiungere altra destinazione, come un periodo molto positivo che gli ha consentito di conoscere bene il Paese e le qualità del popolo albanese, gentile e molto amico dell’Italia. Un incontro molto denso, ricco di spunti e di conoscenze, quello avuto con il dr. Alias, cui auguriamo ogni successo nella nuova destinazione che gli sarà a breve assegnata, mentre ci accompagna fino all’uscita, salutandoci assai cordialmente. Ci sono ancora due ore di tempo, prima dell’evento programmato alle 18. Visitiamo il centro della città, camminando fino alla sterminata piazza Scanderbeg. Gran movimento intorno all’Opera per gli allestimenti del Meeting. Già si annunciano, per l’indomani, con l’arrivo delle delegazioni estere, forti restrizioni al traffico e deviazioni. Per i nostri voli di rientro è già richiesto dalle compagnie aeree di anticipare l’arrivo in aeroporto per le operazioni di imbarco. All’orario stabilito la delegazione VerbumlandiArt arriva all’Hotel Oxford.

Tirana, Hotel Oxford: panel relatori

La delegazione partecipa alla conferenza “La presenza della Letteratura contemporanea italiana e internazionale nel giornale letterario e culturale NACIONAL”, organizzata dalla Casa editrice Nacional, con una relazione della presidente Regina Resta. La conferenza mira a far luce sull’influenza, i contributi e la vasta eco della letteratura contemporanea italiana e internazionale in una delle piattaforme più importanti della cultura e della letteratura albanese, qual è il giornale letterario e culturale “Nacional”. Festosa l’accoglienza che il dr. Mujë Buçpapaj, organizzatore dell’evento, e la coordinatrice Angela Kosta, giornalista scrittrice e traduttrice, riservano alla delegazione italiana, ospite d’onore della manifestazione. La sala è piena in ogni ordine di posti. Molte le personalità presenti all’incontro culturale, tra cui il prof. Gjovalin Shkurtaj, studioso della cultura arbëreshe, traduttore di letteratura italiana e accademico; la prof. Klara Kodra, poetessa, studiosa della letteratura arbëreshe, traduttrice di letteratura italiana e accademica; il prof. Anton Papleka, poeta, traduttore di letteratura internazionale; il dr. Mujë Buçpapaj, poeta, traduttore, studioso di letteratura, direttore della Casa editrice e del settimanale letterario “Nacional”. Presenti inoltre scrittori, poeti, studiosi e traduttori provenienti da Kosovo, Macedonia e Montenegro. Anche il giornalista Artur Nura è molto interessato all’evento e alla delegazione, tanto da proporre un’intervista a Regina Resta per una radio nazionale italiana.

Artur Nura

Aprendo l’incontro, Angela Kosta così esordisce nel suo intervento: “Essere oggi qui, sono veramente molto emozionata e felice. Esprimendo il mio rispetto nonché la mia profonda gratitudine, ringrazio Dr. Mujë Buçpapaj per l’organizzazione di questo evento così importante, dando il benvenuto a tutti, così come agli ospiti d’onore dall’Italia presenti stasera in questa sala: Regina Resta, Presidente dell’Associazione VerbumlandiArt, On. Mirella Cristina, Goffredo Palmerini, Maria Pia Turiello, Mirjana Dobrilla. Parlare delle connessioni e della costruzione di ponti culturali con l’Italia e con i paesi di tutto il mondo, credo e sono convinta che non ci basterebbero nemmeno 24 ore consecutive. Non posso fare a meno di menzionare e ricordare il periodo del regime, quando l’Albania era in qualche modo nell’ombra. Avevamo molte figure di spicco o scrittori illustri che hanno combattuto con la loro penna per diventare ciò che sono oggi: icone della letteratura mondiale; in passato non apprezzati a causa della marcata mancanza di libertà di scrivere e di avere il privilegio della parola o del verso libero. Erano contati sulle dita perché la dura repressione li seppelliva vivi, e questi sono fatti, non leggende. Ecco perché oggi, tutti noi non restiamo in silenzio di fronte alla mediocrità o a coloro che cercano di distorcere la nostra bella lingua albanese e le sue origini. Essa deve rimanere pura perché i nostri linguisti antenati e figure del Rinascimento hanno combattuto affinché rimanesse tale. Il giornale “Nacional”, diretto con grande professionalità dal dr. Mujë Buçpapaj, da anni promuove e continua a promuovere molti autori, studiosi, storici, artisti, ecc., non solo dai territori albanesi e dai Balcani, ma ha presentato eccellentemente anche i nostri vicini italiani e quelli di molti altri paesi di tutti i continenti, senza distinzioni politiche, religiose, razziali, tradizionali o culturali. Questo riflette ciò che il nostro Papa Francesco ci ha lasciato in eredità: “Dobbiamo costruire ponti, non muri”, e il rinomato giornale “Nacional”, ha contribuito instancabilmente, affrontando ogni difficoltà, sia essa economica o di transizione, nella costruzione di questi ponti.

Mujo Buçpapaj, Regina Resta, Angela Kosta

Regina Resta, nel suo intervento, esprime profonda gratitudine per questo evento di scambio culturale tra i due Paesi e si sofferma a lungo sul valore della cultura come mezzo di promozione della pace e del dialogo tra i popoli. Sottolinea poi l’importante contributo del settimanale Nacional e del direttore editore dr. Buçpapaj, nel promuovere i valori culturali degli autori e degli artisti italiani, come di tutto il mondo. Inoltre, la presidente Resta promette di tornare in Albania per nuovi partenariati culturali. Il vicepresidente Goffredo Palmerini, nel ringraziare per l’onore reso alla delegazione italiana in questo significativo incontro culturale, racconta quando una quarantina di anni fa, egli amministratore della sua città, L’Aquila, fu girato sulle montagne del Gran Sasso un film diretto da Luciano Tovoli con attori molto famosi – come Marcello MastroianniMichel PiccoliAnouk Aimée – tratto dal romanzo di Ismail Kadaré “Il generale dell’armata morta”. Fu un’occasione per conoscere il grande romanziere albanese, più volte candidato al Nobel per la letteratura.

Angela Kosta, in piedi, con la delegazione italiana

Ha poi parlato la dr. Klara Kodra, che ha raccontato l’origine della madre italiana e gli stretti rapporti artistici e letterari con l’Italia. È seguito lo scambio di attestati d’onore tra le due istituzioni culturali e l’omaggio al dr. Mujo Buçpapaj della medaglia artistica opera di Tommaso Filieri. Hanno quindi preso la parola ricercatori, scrittori e poeti, tra i quali Spartak Topollaj, diplomatico che per molti anni è stato Console d’Albania a Milano. Una serata davvero di grandi emozioni. L’indomani 15 maggio, in una Tirana poco trafficata, in vari orari a seconda dei voli, raggiungiamo per tempo l’aeroporto per rientrare in Italia. C’è il compiacimento di aver ben lavorato nella missione culturale e di averlo fatto in pienezza di empatia tra tutti i membri della delegazione. Una squadra coesa. E un vero successo per la missione.

di verbumlandiart

L’associazione VERBUMLANDIART ha sede legale in Via Raffaele Vaglio, 15 - 73044 a GALATONE in Prov. di Lecce, è nata dalla volontà della sig.ra REGINA RESTA, di cui è Presidente- VERBUMLANDIART ha realizzato una rete di iniziative culturali e di interesse attraverso incontri, convegni, rassegne, reading, spettacoli, presentazioni di autori, performans di artisti, cinema, mostre, concorsi e quant’altro abbia la connotazione di iniziative di interesse culturale, si è impegnata a valorizzare il patrimonio storico, culturale e artistico italiano. La cultura, l’arte e l’informazione sono la scelta sicura e strategica del futuro per un Paese sempre più consapevole della propria storia, della propria identità e della capacità di promuovere creatività e innovazione, coinvolgendo attivamente scuole pubbliche e università, che hanno un ruolo fondamentale per far maturare linguaggi e strumenti utili all’accrescimento culturale, per questo l’associazione promuove l’arte in tutte le sue forme, dando spazio ad artisti affermati ed al contempo cerca di scoprire nuovi talenti dando loro la possibilità di crescere, confrontandosi e sottoponendosi alla sincera valutazione di esperti di ogni settore, capaci di dare un giudizio e soprattutto un consiglio per migliorare qualitativamente la propria produzione artistica. Non ha fini di lucro ed ha lo scopo di promuovere attività artistiche e culturali da divulgare sul territorio nazionale e internazionale e permettere l’accesso e la fruizione della conoscenza a tutti. L’associazione può contare sull’apporto di professionisti che mettono a disposizione il loro sapere e talento, che collaborano alle iniziative e che di volta in volta sono interpellati per la loro conoscenza e preparazione. CONSIGLIO DIRETTIVO RESTA Regina – Presidente; PALMERINI Goffredo – Vice Presidente e Responsabile del Settore Comunicazione e Stam pa; PRISCO Anna – Vice Presidente e Responsabile del Settore Prosa ed Editoria; VAGLIO Antonietta – Segretaria; VAGLIO Guido – Tesoriere; FRANCHINI Fiorella, comitato stampa PALAZZONE Marilisa – Responsabile del Settore Poesia; DANIELI Giancarlo – Responsabile del Settore Comunicazione e Grafica; DOBRILLA Mirjana – Responsabile del Settore Rapporti con gli Stranieri. COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI LENOCI Francesco (Presidente); COLLEGIO DEI PROBIVIRI CAMELLINI Sergio;

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