QUANDO SCRIVO IN ITALIANO – George Onsy

UN PANORAMA DE LA SPLENDEUR ITALIENNE

Une série de poèmes qui parlent avec l’Italie de sa culture, de son histoire et de sa beauté, comme je continue de faire de même avec d’autres pays en leur propres langues. Mille mercis Jeannine et Betty pour votre aide à la traduction française !(Au-dessous du français, trouvez mon original poème que j’ai écrit en italien et qui a reçu un prix pour l’Egypte au festival international de poésie en Italie, Mai 2019).
QUAND J’ECRIS EN ITALIEN
Quand j’écris en italien,Je sens tes câlins, belle Italie,O beau pays! Tiens moi plus fort,Je voudrais me plonger Dans les veinesDe ta charmante natureEt le long de tes rivières Chaudes et relaxantes,Laisse-moi parcourirTon ancienne histoire.Peut-être que je pourrais Rencontrer ton fils, Dante,L’étoile de la jeunesseDe ta Renaissance,En prenant ton Virgile, par la main,De ton enfance latine.Je les vois grimper tous les deux Sur la haute échelleDe sa ‘Divine Comédie’,Au-delà de tes vertes montagnes, Parfumées de milliers de fleurs, Vers son ‘Paradis’, où son amourBéatrice l’attend toujours.
Et au Paradis je vais appeler Moïse Pour répondre à un autre de tes fils Qui crie encore à sa sculpture :”Parle donc !”Et Moïse me dit : ‘Je vais le faireCar j’aime bien mon cher Michelangelo.
Et pendant que je continue mon voyage,Je me trouve dans ton Néobaroque, Chère Italie,Là j’entends une mélodie célesteOh, sois bénis, Albinoni!L’écho de cette musique demeure Eternel dans mes oreilles.Mais quand j’arrive au vingtième siècle,Je vois les flammes cruellesDe la Seconde Guerre MondialeQui dévorent ce chef-d’œuvre,Et la voix de la beauté plongeDans l’obscurité du silence.Mais merci Giazotto! Je te vois sauverCette merveille, en la reconstruisantDes fragments … des cendres Et voilà, le gigantesque ADAGIO Vit toujours pour ne jamais mourirParce qu’il est né éternel,Alors il a refusé de mourir.Oui, cher Albinoni, ce qui est né éternelRestera éternel à jamaisEt même si elle a été profanée Par les médias et l’art d’aujourd’huiJe la chanterai et chanterai malgré toutPour honorer ce qui est éternelPour la gloire de l’immortalité,Oui … je suis le fou d’amour De l’infini … de l’éternité.
George Onsy-Egypte@copyright2019Avec un dessin que j’ai créé de tout ce que vous lisez dans ce poème. (de droite à gauche):
– Un détail (à l’envers de la statue de ‘Moise’ de Michelangelo, produit vers 1513-1515, et retouchée en 1542 pour le conservée dans la basilique de St. Pietro in Vincoli à Rome.- Michelangelo lui-même, alors qu’il se présentait en retirant son “Homme Ancien” au Jugement Dernier (“l’Homme Ancien” est une expression biblique qui signifie la nature humaine terrestre profanée qu’on doit enlever pour recevoir la nature céleste éternelle) – Un détail (renversé) de la fresque “Le Jugement Dernier”, que Michel Ange avait fait sur le mur du fond de la chapelle Sixtine au Vatican, Rome entre 1534 et 1541.- Un détail, qui présente Béatrice seule, de la peinture ‘Dante et Béatrice’ qui présente la rencontre imaginaire entre Dante et Béatrice sur le pont Santa Trinita à Florence – de l’artiste anglais préraphaélite, Henry Holiday (réalisée en 1883).- Un détail (renversé) de ‘Le bateau de Dante’ sur le lac du feu (de la première partie de La Divine Comédie ; L’ENFER) qui présente Dante et Virgil sur le bateau – crée par le peintre français Eugène Delacroix en 1822.- Un détail du portrait de Tomaso Giovanni Albinoni (Venise, 1671-1751), compositeur et violoniste italien qui a écrit l’Adagio – Le peintre est inconnu.- Un manuscrit de l’Adagio en sol mineure pour l’orgue et les instruments à cordes composé par Albinoni fin 18e siècle.- Une photo des ruines de la cité de Dresde, Allemagne à la suite de son bombardement pendant la Seconde Guerre Mondiale.- Une photo du compositeur italien Remo Giazotto qui a reconstruit l’Adagio d’Albinoni de seulement 8 mesures trouvées en fragments parmi les ruines de la bibliothèque de Tomaso Albinoni à Dresde, Allemagne après le terrible bombardement de la cité.

  • le lien pour l’Adagio :

https://www.youtube.com/watch?v=_eLU5W1vc8Y
L’orginal poème que j’ai écrit en italien :
QUANDO SCRIVO IN ITALIANO
Quando scrivo in italiano, sento i tuoi abbracci, bella Italia,o bel Paese! Stringimi più fortevorrei immergermi nelle venedella tua affascinante naturae lungo i tuoi fiumi caldi e rilassanti,lasciami navigare attraverso la tualunga storia.Forse, potrei incontrare il tuo prezioso figlio,la stella della tua giovinezza di Rinascita, Dante,mentre prende per mano il tuo Virgiliochiamandolo dalla tua infanzia latina.Li vedo salire insieme sull’alta scala della sua Commedia,al di là le tue verdi montagne profumate di fiori colorati con gli occhi delle ragazze,rivolti al paradiso, dove Beatricesta ancora aspettando.Lì, chiamerò Mosè per rispondere a un altro tuo figlio che sta ancora gridando alla sua scultura:“Adesso parla!”E Mosè mi direbbe: Lo farò, perchéamo tanto il mio caro Michelangelo.E mentre continuo il mio viaggio,mi trovo nel tuo Neobarocco, cara Italia,lì sento una melodia immortaleoh, benedici te Albinoni!Questo tuo sussurro è ancora eterno nelle mie orecchie,però quando arrivo al ventesimo secolo, vedo le fiamme selvagge della seconda guerra mondialeche divorano questo grande lavoro,mutando la voce della bellezza.Ma grazie Giazotto! Ti vedo salvare questo capolavoro ricostruendolo dalle ceneri … dai frammenti, E ecco, il gigantesco ADAGIO vive ancoraperché è nato eterno, così si è rifiutato di morire.Sì, caro Albinoni, ciò che è nato eterno rimarrà eternamente eternoanche se è stato profanato dai mediae dalle arti commerciali di oggi.Perciò, io lo canterò e canterò, onorando ciò che è eternoper la gloria dell’immortalità,Si … sono l’eterno amante dell’eternità.
George Onsy@copyright2019Con un design che ho creato di queste opere (da destra a sinistra) :- Un dettaglio (invertitio) diMosè’ di Michelangelo – databile al 1513-1515 circa, ritoccata nel 1542, e conservata nella basilica di San Pietro in Vincoli a Roma.- Michelangelo stesso come si presentava togliendosi il suo ‘uomo antico’ al Giudizio Universale – Un dettaglio (invertitio) di ‘Giudizio universale’, un affresco che si trova sulla parete di fondo della Cappella Sistina, il Vaticano, Roma – Fatto tra (1534-1541).- Un dettaglio, che presenta Beatrice sola, dall’opera ‘Dante e Beatrice’ che presenta l’incontro immaginario fra Dante e Beatrice sul Ponte Santa Trinita in Firenze – del artistainglesepreraffaellita, Henry Holiday (fatto 1883). – Un dettaglio (invertitio) di ‘La barca di Dante’ nel lago di fuoco (dell’Inferno-La Divina Comedia) che presenta Dante e Virgilio sulla barca – Del artista francese Eugène Delacroix. (fatto 1822).- Un dettaglio del ritratto di Tomaso Giovanni Albinoni (Venezia, 16711751), il compositore e violinistaitaliano che ha scritto l’Adagio – L’artista è sconosciuto.- Un manoscritto del’Adagio in Sol minore per organo e archi di Albinoni.- Dresda, Germania, in seguito al suo bombardamento avvenuto durante la seconda guerra mondiale.- Una foto del compositore italiano Remo Giazotto che ha ricostruito il presunto Adagio sulla base di una serie di frammenti di Tomaso Albinoni che sarebbero stati ritrovati tra le macerie della biblioteca di Stato di Dresda – l’unica biblioteca a possedere partiture autografe albinoniane – in seguito al bombardamento della città avvenuto durante la seconda guerra mondiale.

  • Il link per ascoltar L’Adagio :

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