
PLAGIO
Chiuso in una bolla opaca
il senso di una vita ottusa
scivola come una lumaca
rilasciando la sua bava fusa…
Appoggio quando ancora è in fasce
sul pallido foglio intonso
il chiedere, perché non mi riesce,
di dare ad ogni cosa un senso.
Tra spine che ricreano rovi
ricerco le parole adatte
scrivendo con valori nuovi
le stesse da altri già scritte.
Se penso a tutto ciò che è stato
rivedo che fu già vissuto
il plagio del ciò che è passato
lo giustifico con, “io non l’ho avuto”.
Luisella Magnabosco
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